“Il portiere di notte” di Giuseppe Tecce è un’opera corale in cui l’autore descrive dieci persone, solitamente “portieri di turno di notte” negli alberghi distribuiti sulla penisola, attraverso dieci racconti. In alcuni episodi il portiere è il protagonista, in altri l’antagonista e in altri ancora è semplicemente l’ancora di una trama altrimenti senz’anima.
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Altro leitmotiv dell’opera è il tema della guerra tra Russia e Ucraina, osservata e raccontata da più punti di vista. Ciò colloca le storie in un contesto storico ben preciso, che varia tra metà febbraio e metà marzo 2022. Le storie dei portieri e della guerra si intrecciano spesso in un tornado di emozioni che l’autore cerca di comunicare attraverso di base e a tratti scrittura eloquente.
Uno spaccato della società italiana che si muove lungo le linee del quotidiano, sia di notte che di giorno. Uno spaccato di gente comune, prostitute, criminali e forze dell’ordine.
Il Portiere di Giuseppe Tecce, tutte le storie sono irrisolte
Tutte le storie sono irrisolte, lasciando spazio all’immaginazione del lettore per intrecciarsi con quella del narratore, con risultati costantemente variabili.
Il libro è una raccolta di “racconti” di Giuseppe Tecce, già autore de “L’agente della Terra di Mezzo”, diario di un viaggio in bicicletta nell’Irpinia edito da Bookabook, oltre al romanzo “Storia di un Presidente che credeva a un topo” edito da Scatole Parlanti – gruppo Utterson, oltre a due raccolte di poesie.
Personalmente amo leggere classici come il processo di Kafka di cui ho scritto una recensione oltre alla trilogia della città di K che ho trovato straordinario.
Brevi cenni su Giuseppe Tecce
Giuseppe Tecce, nato nel 1972 a Benevento, è laureato in giurisprudenza ed è Agente abilitato in Attività Finanziarie. Si è sempre interessato alla collaborazione, sia a livello nazionale che internazionale. Ora desidera essere conosciuto semplicemente come Cooperatore sociale. È coordinatore dei membri di Banca Etica in Sannio, Irpinia e Molise, nonché coordinatore di una struttura tutelare per chi non è in grado di sostenersi da solo.
È l’animatore del video blog di YouTube “Giuseppe Tecce”, che contiene video che supportano le qualità caratteristiche del suo territorio e non solo.
La mia recensione
È una raccolta di dieci storie metà surreali e metà bizzarre, senza mai avere un finale: l’intenzione dell’autore è che il lettore dia la migliore conclusione che gli piace. L’autore , infatti, alla fine del libro lascia alcuni anche le bianche su cui scrivere i finali e una mail a cui inviarli se ci piace.
C’è anche, secondo me, l’intenzione di farci riflettere su certe situazioni della vita quotidiana in cui ci troviamo o possiamo venire ac la figura del portiere di notte e la guerra ucraino-russa sono i due fili che legano queste storie.
La prima è una novità nel panorama letterario perché è una figura che non viene mai affrontata, quindi l’autore qui era originale. Il secondo è un giusto equilibrio tra pro e contro dell’una o dell’altra parte in cui le persone inevitabilmente si dividono, andando ad affrontare in equilibrio le ragioni di entrambi i contendenti.
Il lettore dubbioso potrà schiarirsi la mente e quello unidirezionale invece potrà ugualmente vedere il tutto sotto un altro punto di vista.
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