Nariman: un’esule alla ricerca di sé. Nata diversa. Nariman, una Mirmicida della colonia desertica Solenopsis, sin dalla nascita porta su di sé un enigma indecifrabile: una spirale al posto del codice che designa il ruolo di ogni individuo nella rigida società delle formiche.
Nella colonia governata dalla austera Regina Ece, ogni Mirmicida ha un compito preciso, impresso sul proprio corpo come un marchio indelebile. Ma la spirale di Nariman la rende un’estranea, un essere senza ruolo e, di conseguenza, una minaccia per l’ordine e la stabilità della comunità.
Considerata un elemento di disordine e di potenziale sventura, Nariman viene condannata all’esilio. Espulsa dalla colonia che le ha dato i natali, si ritrova sola e vulnerabile nel deserto immenso, priva di un futuro e di un’identità. Qui puoi trovare anche l’altro articolo relativo al suo secondo capolavoro.
Ma Nariman non si arrende. Il suo animo ribelle la spinge a intraprendere un viaggio alla ricerca di sé stessa. Un’odissea per comprendere il significato della spirale che la contraddistingue e per trovare un posto nel mondo, anche se diverso da quello che le era stato assegnato.
Lungo il suo cammino, Nariman incontrerà creature di ogni genere, amiche e nemiche, che la metteranno alla prova e la aiuteranno a crescere. Affronterà pericoli e sfide inattese, imparando a sopravvivere e a utilizzare le sue doti innate per superare ogni ostacolo.
Il viaggio di Nariman è un viaggio di speranza, un percorso di crescita e di scoperta di sé. Riuscirà questa formica diversa a trovare la sua identità e il suo ruolo nel mondo? La sua storia ci insegna che la diversità può essere una forza e che il destino non è mai completamente scritto.
Qual è il significato della spirale di Nariman? Quali segreti cela la sua diversità? Riuscirà a trovare un posto nel mondo e a sconfiggere i pregiudizi della sua stessa specie? Solo il tempo e il coraggio di Nariman potranno dare risposta a queste domande.
La storia di Nariman ci invita a riflettere sul tema dell’esclusione e del pregiudizio, sulla forza della diversità e sull’importanza di seguire i propri sogni, anche contro ogni avversità. Un racconto che ci ricorda che ognuno di noi ha un posto nel mondo, a prescindere dalle etichette e dalle convenzioni sociali.
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Intervista a Ilaria Baldanzi autrice di Solenopsis
Buongiorno, Ilaria. Grazie per aver accettato di essere intervistata. Siamo curiosi di conoscere alcuni particolari riguardanti il tuo primo libro.
Identità e Diversità:
Come hai sviluppato il tema dell’identità e della diversità all’interno del mondo dei Mirmicidi in “Solenopsis”?
Ho preso spunto dalla società delle formiche, dove ognuna contribuisce allo sviluppo della colonia con un proprio ruolo specifico. Quando ero piccola ero affascinata dal mondo degli “sciami” come formiche e api e mi è sembrato uno strumento adatto alla mia storia.
Caratterizzazione di Nariman
In che modo hai creato il personaggio complesso di Nariman e come la sua particolarità, la spirale indecifrabile, simboleggia il suo percorso di scoperta personale?
Io sono ingegnere e pertanto, dato che Nariman mi somiglia, ho inserito uno degli elementi più affascinanti della matematica, che si ritrova molto spesso in natura: la spirale.
Convenzioni Societarie
Qual è il ruolo delle convenzioni sociali nella trama, specialmente considerando l’espulsione di Nariman dalla comunità?
Solenopsis rappresenta tutte quelle situazioni in cui vieni guardato in modo strano o tu stesso ti senti diverso: come quando frequenti una scuola dove sono tutti figli di qualcuno e tu sei figlio di nessuno o come quando a lavoro le tue idee o modi di fare vengono ritenuti non conformi allo standard aziendale…
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Regina Ece
Come hai caratterizzato la regina austera Ece e in che modo la sua leadership influenza il destino dei personaggi, in particolare Nariman?
La Regina Ece è uno dei miei personaggi preferiti perché viene intesa come severa e rigida ma in realtà cerca solo il modo migliore per governare l’impero che ha costruito da sola e di cui ricerca la perfezione. In realtà anche lei ha le sue fragilità interiori che in Solenopsis e in Kristallia emergono. La Regina Ece rappresenta forse la parte di noi donne che vogliamo sempre avere tutto un po’ sotto controllo e non accettiamo le nostre imperfezioni.
Dettagli nel Mondo dei Mirmicidi
Come hai lavorato per creare dettagli vividi nel mondo intricato dei Mirmicidi e quali elementi volevi che emergessero nella narrazione?
Solenopsis, essendo il mio primo libro, è stato un po’ una sperimentazione e, rispetto a Kristallia, l’ho scritto molto “di pancia” per cui forse non ho inserito molti dettagli o descrizioni, proprio perché non è nella mia natura essere prolissa. Sono una persona molto impulsiva e trasparente, per cui forse sono riuscita a trasmettere quello che avevo dentro anche con poche parole.
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Forza Interiore di Nariman:
Qual è il ruolo della forza interiore nel viaggio di Nariman e come ha affrontato le avversità nel corso della storia?
La forza interiore io l’ho trovata quando ho smesso di voler avere tutto pre-determinato e di accettare un po’ quello che veniva e trarne il meglio. Trarre il meglio dalle persone che incontri, dalle esperienze che fai e costruire quindi una tua “base di saggezza”. Così ha fatto Nariman quando si è ritrovata sola, si è lasciata trasportare dagli eventi con curiosità traendone ciò che poteva darle vantaggio.
Esplorazione del Fantastico:
In che modo hai bilanciato gli elementi fantastici con le tematiche universali dell’individualità e della ricerca di sé?
Io sono una persona creativa e quindi ho trovato nel fantasy il modo più divertente per affrontare certi temi. Di professione sono ingegnere e dunque non ho modo di esternare la mia creatività, per questo ho trovato nel fantasy la mia espressione.
Coinvolgimento del Lettore:
Come hai cercato di mantenere il lettore coinvolto e ansioso di scoprire il destino di Nariman durante il suo viaggio?
In realtà io stessa ero coinvolta e ansiosa di scoprirlo, ho lasciato che me lo dicesse la storia mentre la scrivevo.
Ruolo dei Personaggi Secondari:
Come i personaggi secondari arricchiscono la trama e influenzano il percorso di Nariman?
I miei personaggi secondari preferiti, che poi tanto secondari non sono, sono i Barilotti. Li ho inseriti per alleggerire e accompagnare sia Nariman che il lettore in un’atmosfera più divertente.
Riflessioni Profonde:
Qual è il messaggio principale che desideri che i lettori traggano da “Solenopsis”, e in che modo la storia offre una riflessione profonda sulla forza interiore necessaria per abbracciare la propria identità unica?
Soprattutto in certe fasi della vita come l’adolescenza, si sente l’esigenza di appartenere a un gruppo per cercare di definirci tramite questo. In realtà chi ti esclude ti sta solo facendo un favore: ti dà la possibilità di darti tutte le definizioni che vuoi e di esplorare tutto ciò che puoi essere, senza la necessità di sentirti parte di un qualcosa.
Grazie per la tua disponibilità, Ilaria. È stato un piacere parlare con te.
Grazie a voi. È stato un piacere anche per me.