Per raggiungere Sassaia, un piccolo villaggio immerso tra le montagne, bisogna percorrere una strada sterrata, molto ripida, nascosta tra gli alberi di faggio.
È da lì che un giorno appare Emilia, una giovane donna con i capelli rossi e ricci, magra come un fuso, con indosso degli stivali viola e una giacca verde fluorescente. Bruno, che vive nella casa accanto, osserva il suo arrivo come se fosse un’invasione.
Quella donna ha un accento “di foresta” e un gran numero di borse e valigie: cosa ci fa lassù, così lontana dal resto del mondo? Quando finalmente si incontrano, entrambi con le proprie solitudini, Bruno intuisce negli occhi di Emilia – “senza luce, come due stelle morte” – un abisso simile al suo, ma di segno opposto.
Entrambi hanno conosciuto il male: lui perché l’ha subito, lei perché l’ha commesso – un male per cui ha pagato con molti anni di prigione, ma che non può essere riparato. Sassaia diventa la loro via di fuga, l’unica soluzione per sfuggire a un futuro in cui entrambi hanno smesso di credere.
Ma il futuro arriva e segue le sue leggi; che tu sia colpevole o innocente, vittima o carnefice, il tempo passa e ci svela per quello che siamo tutti: infinitamente fragili, fatalmente umani.
Chi è Silvia Avallone
Silvia Avallone è una scrittrice italiana contemporanea. Nata a Biella nel 1984, è conosciuta soprattutto per il suo romanzo d’esordio “Acciaio”, pubblicato nel 2010. Il libro ha ottenuto un grande successo di critica e di pubblico, vincendo diversi premi letterari. Silvia Avallone ha continuato a scrivere romanzi di successo, affrontando tematiche sociali e psicologiche complesse. La sua scrittura è caratterizzata da uno stile intenso e una profonda introspezione dei personaggi. Potrebbe interessarti leggere anche Le ossa dei Caprotti di Giuseppe Caprotti
La mia recensione di Cuore nero di Silvia Avallone
“Cuore nero” di Silvia Avallone è un romanzo avvincente che ci porta nel minuscolo borgo di Sassaia, nascosto tra le montagne e raggiungibile solo attraverso una strada sterrata e ripida. È qui che compare Emilia, una giovane donna con i capelli rossi e ricci, dal fisico esile e dall’abbigliamento eccentrico. La sua presenza suscita curiosità e domande da parte di Bruno, un vicino di casa che osserva il suo arrivo come un’invasione. Sono certo che troverai interessante leggere anche l’articolo su 10 Domande a Marco Attena autore di La quinta vittima
Emilia porta con sé un accento “foresto” e un carico di borse e valigie, alimentando il mistero su cosa la spinga a vivere in quel luogo isolato. Quando i due protagonisti finalmente si incontrano, entrambi portando con sé la propria solitudine, Bruno riesce a intuire un abisso simile al suo negli occhi di Emilia, ma con una direzione opposta. Entrambi hanno conosciuto il male, ma in modi diversi: Bruno l’ha subito, mentre Emilia l’ha commesso, pagando il prezzo con anni di carcere.
Sassaia diventa il loro rifugio, l’unico modo per sfuggire a un futuro in cui hanno perso ogni speranza. Tuttavia, il futuro ha le sue leggi e, indipendentemente dalla colpa o dall’innocenza, dalla vittimizzazione o dal ruolo di carnefice, il tempo passa e rivela l’infinita fragilità e la fatalità della natura umana.
Nel mio blog che ho intervistato anche Franco Garrone
Silvia Avallone ci regala una storia intensa e profonda, attraverso una scrittura coinvolgente e una profonda introspezione dei personaggi. “Cuore nero” affronta temi complessi come la solitudine, la colpa, la redenzione e la ricerca di un senso nella vita. Un romanzo che ci invita a riflettere sulla nostra umanità e sulla possibilità di trovare la speranza anche nelle situazioni più oscure.