Il romanzo racconta la storia dell’ultimo erede della dinastia imperiale ottomana, dalla caduta dell’Impero Ottomano alla creazione dello Stato d’Israele e della guerra civile in Libano. Il principe ottomano Ossyan, nato da una famiglia intollerante nei confronti delle differenze etniche, diventa un eroe della Resistenza francese.
Conosce Clara, un’ebrea di cui si innamora perdutamente mentre combatte per liberare la Francia dai nazisti. Vive la sua vera rivoluzione insieme a lei: Lui, un musulmano, sposa un’ebrea proprio nel momento in cui il mondo è rassegnato a vedere le uccisioni tra arabi ed ebrei.
Chi è Amin Maalou
Amin Maalouf è un giornalista e scrittore libanese naturalizzato francese che è nato a Beirut il 25 febbraio 1949.
Maalouf è nato a Beirut, in Libano, il 25 febbraio 1949. Il padre, Rushdi Maalouf, era un giornalista e insegnante cattolico greco-melchita, e la madre, Odette, era maronita.
Ha frequentato prima la scuola gesuitica francese e poi l’università di Beirut. Ha studiato economia e sociologia all’università prima di diventare giornalista. Il suo campo di applicazione è la politica internazionale, che lo impiega come inviato in varie nazioni.
Nel 1976 lavora per il giornale libanese Al-Nahar, ma a causa della guerra civile nel Libano, lascia il lavoro e si trasferisce in Francia. Diviene redattore capo di Jeune Afrique a Parigi, dove si stabilisce e lavora. Dagli anni ottanta inizia l’attività di scrittore, pubblicando opere che sono state premiate.
Ha ottenuto il premio Goncourt nel 1993 per il suo romanzo Col fucile del console d’Inghilterra (Le Rocher de Tanios) e nel 2004 ha ottenuto il Premio Mediterraneo con Origines. Ha ricevuto il premio Principe delle Asturie nel 2010 per la letteratura, il Premio Aujourd’hui con Le naufrage des civilisations e il Premio Malaparte nel 2020.
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La mia recensione di Gli scali del Levante di Amin Maalou ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
“Gli Scali del Levante” di Amin Maalouf è un affascinante viaggio attraverso il tumultuoso periodo storico che ha plasmato il Medio Oriente dalla caduta dell’Impero Ottomano alla complessità della nascita dello Stato d’Israele e alla guerra civile in Libano. L’autore intreccia magistralmente la storia con una trama coinvolgente, focalizzandosi sulla figura di Ossyan, l’ultimo discendente della dinastia imperiale ottomana.
La storia di Ossyan è un intricato intreccio di identità, amore e conflitti etnici. Nato da una famiglia che non tollera le divisioni etniche, Ossyan diventa eroe della Resistenza francese durante la Seconda Guerra Mondiale. La sua vicenda personale si snoda tra gli scogli delle lotte per la libertà e la sua inaspettata storia d’amore con Clara, un’ebrea, in un periodo in cui il mondo è dilaniato dalla violenza tra arabi ed ebrei.
La forza del romanzo risiede nella capacità di Maalouf di catturare l’essenza di un’epoca tumultuosa attraverso la vita di un singolo individuo. Ossyan diventa un simbolo di speranza e cambiamento, unendo le sue forze alla Resistenza in un atto di ribellione contro l’oppressione nazista. La sua storia d’amore con Clara diventa un riflesso audace dell’umanità che supera le barriere culturali e religiose, sfidando il mondo circostante che sembra condannato alla divisione.
La prosa di Maalouf è magica, evocativa e coinvolgente. La sua scrittura trasporta il lettore in un’epoca di grande trasformazione, rendendo vividi gli scenari storici e umani. La trama si sviluppa con una maestria narrativa che tiene incollati alle pagine, mentre gli avvenimenti storici si intrecciano con le vicende personali dei personaggi.
Il romanzo non solo offre una visione storica accurata, ma invita anche alla riflessione su temi universali come l’amore, la tolleranza e la resistenza contro l’ingiustizia. “Gli Scali del Levante” è una lettura che va oltre il mero racconto storico, lasciando un’impronta duratura nella mente del lettore.
In conclusione, Amin Maalouf ha creato un capolavoro che fonde abilmente la storia e la narrativa, regalando al lettore un’esperienza coinvolgente e profonda. “Gli Scali del Levante” è un libro che sfida e ispira, una testimonianza dell’inevitabile connessione tra le vicende personali e gli eventi storici che plasmano il nostro mondo.
Un libro fantastico che parla di memoria, amore, guerra, identità e multiculturalità con profondità e sensibilità. Un libro che ti prende dalla prima pagina alla fine. Consiglio a tutti di leggerlo.