Murano, 1486. Davanti agli occhi di Orsola Rosso si spalanca uno spettacolo meraviglioso: globi incandescenti che roteano come in una danza, ripiani e ripiani di bicchieri, vasi, lampadari aggrovigliati come polpi tentacolari, e poi i colori, lunghe canne blu, bianche, rosse, e dappertutto schegge di vetro che scricchiolano sotto i piedi come brina variopinta.
È la vetreria Barovier, dove Orsola, figlia di un artigiano rivale, si è intrufolata per spiare. Lì, nella fornace, Marietta Barovier, una delle rarissime maestre di quell’arte, sta lavorando a qualcosa che cambierà il mondo: una nuova perla. Alle donne non è concesso fare altro, con il vetro, e Orsola si innamora subito di quell’oggetto ricoperto di stelle candide destinato a adornare il collo delle donne d’Europa e arrivare fino in Africa.
Quando, poco dopo, il padre di Orsola muore in un incidente tanto doloroso quanto banale, saranno proprio la sua passione, la sua intraprendenza e il suo coraggio a tenere alto il nome dei Rosso. E tuttavia, anche se Orsola ha le mani e il cuore per lavorare il vetro, non potrà fare altro che le perle, dapprima di nascosto, al lume della cucina, e poi apertamente, ma sempre in lotta con la famiglia, le consuetudini, il pregiudizio. Voglio proporti di visitare anche la mia sezione dedicata ai classici della letteratura.
Nel corso dei secoli i Rosso vivranno straordinari trionfi creativi e perdite strazianti, ascese vertiginose e improvvise cadute, ma il tempo nella laguna si muove lentamente come il vetro fuso, e il dono di Orsola continuerà a brillare, all’apparenza delicato come le sue creazioni, in realtà indistruttibile. Come la Città d’Acqua.
Chi è Tracy Chevalier
Tracy Chevalier (Washington, 19 ottobre 1962) è una scrittrice statunitense naturalizzata britannica di romanzi storici.
Biografia
Tracy Chevalier nasce il 19 ottobre 1962 a Washington. Suo padre, Douglas Chevalier, è stato fotografo per il Washington Post per oltre 30 anni, mentre sua madre, Helen Werner, muore nel 1970 quando Tracy ha solo otto anni. Ha due fratelli: una sorella maggiore di nome Kim e un fratello, Michael.
Nel 1980 Tracy si diploma alla Bethesda-Chevy Chase High School, nel Maryland. Successivamente, nel 1984, ottiene una laurea in Inglese all’Oberlin College. Poco dopo, si trasferisce in Inghilterra e inizia la sua carriera nel mondo editoriale. Lavora come assistente editoriale per il Dictionary of Art di Macmillan e in seguito come editor per la St. James Press. Nel 1993 decide di approfondire le sue competenze di scrittura creativa, iscrivendosi a un master presso l’Università dell’Anglia Orientale, dove ha come insegnanti i romanzieri Malcolm Bradbury e Rose Tremain. Nel 2013, l’Oberlin College le conferisce un dottorato onorario in Belle Arti.
Tracy è sposata con Jonathan Drori, giornalista scientifico, e insieme hanno un figlio di nome Jacob.
Carriera
Il primo romanzo di Tracy Chevalier, La vergine azzurra, viene pubblicato nel Regno Unito nel 1997 e selezionato dalla catena WHSmith per promuovere nuovi autori. Il suo secondo romanzo, La ragazza con l’orecchino di perla (1999), ispirato al celebre dipinto La ragazza col turbante di Jan Vermeer, ottiene un successo mondiale, venendo tradotto in 38 lingue e vendendo oltre cinque milioni di copie. Nel 2003, l’omonimo film diretto da Peter Webber, basato sul libro, riceve tre candidature agli Oscar, dieci ai BAFTA e due ai Golden Globe.
Nel 2011, Tracy cura e contribuisce alla raccolta di racconti Why Willows Weep, con l’obiettivo di raccogliere fondi per il Woodland Trust, un’organizzazione benefica britannica dedicata alla conservazione dei boschi, di cui suo marito è stato amministratore.
Opere
Romanzi
- La vergine azzurra (The Virgin Blue, 1997)
- La ragazza con l’orecchino di perla (Girl with a Pearl Earring, 1999)
- Quando cadono gli angeli (Falling Angels, 2001)
- La dama e l’unicorno (The Lady and the Unicorn, 2003)
- L’innocenza (Burning Bright, 2007)
- Strane creature (Remarkable Creatures, 2009)
- L’ultima fuggitiva (The Last Runaway, 2013)
- I frutti del vento (At the Edge of the Orchard, 2016)
- Il ragazzo nuovo (New Boy, 2017)
- La ricamatrice di Winchester (A Single Thread, 2019)
Riconoscimenti
- 2001 – Premio Alex
- Vittoria per La ragazza con l’orecchino di perla
- 2013 – Ohioana Book Award
- Vittoria per L’ultima fuggitiva
- 2013 – Barnes and Noble Discover Award
- Vittoria per L’ultima fuggitiva
Recensione de “La maestra del vetro” di Tracy Chevalier
Tracy Chevalier ci trasporta nella splendida Murano del 1486 con il suo romanzo La maestra del vetro, un’opera che mescola con maestria storia e fiction, immergendo il lettore nel magico mondo dell’arte vetraria. Al centro della storia troviamo Orsola Rosso, figlia di un artigiano, che si avventura nella rinomata vetreria Barovier, dove la sua curiosità e il suo spirito d’osservazione si accendono di fronte a un’arte affascinante e misteriosa. Potrebbe interessarti leggere anche Santo! Papa Wojtyla. Una biografia di Teresio Bosco, Enzo Bianco
Chevalier intreccia una narrazione ricca di dettagli evocativi, portando in vita un’epoca in cui alle donne era precluso l’accesso alla vera lavorazione del vetro, riservata ai soli uomini. La protagonista, Orsola, si trova così in una lotta continua contro le norme sociali e il pregiudizio. La sua passione per il vetro la spinge a superare ogni ostacolo, anche se il suo destino sembra segnato da una limitazione: la creazione di perle. Queste piccole opere d’arte diventano il simbolo della sua determinazione e del desiderio di affermarsi in un mondo dominato dagli uomini.
Uno degli aspetti più accattivanti del romanzo è la descrizione meticolosa della lavorazione del vetro. Chevalier non si limita a raccontare la storia di Orsola, ma ci porta dentro il laboratorio, tra le fornaci ardenti e i suoni delle schegge di vetro che scricchiolano sotto i piedi, regalando al lettore un’immersione sensoriale che arricchisce l’esperienza della lettura.
In parallelo, il romanzo affronta temi profondi come la lotta per il riconoscimento del proprio talento e la capacità di rinascere dalle proprie ceneri, proprio come il vetro che, una volta fuso, si trasforma in forme nuove e meravigliose. Il tutto viene raccontato con uno stile fluido e avvincente, rendendo il libro un vero piacere per chi ama i romanzi storici e le storie di emancipazione femminile.
In conclusione, La maestra del vetro è un’opera che affascina non solo per la trama avvincente, ma anche per la profondità dei personaggi e l’intensa ricerca storica che si riflette in ogni pagina. È un libro che merita di essere letto e apprezzato, un omaggio alla forza creativa delle donne e alla resilienza che le accompagna, nonostante le difficoltà. Una vera gemma nella letteratura contemporanea.
Powered by Autolinkers